È un gioco di rimandi, ricordi, tipicità, la composizione dei suoi topping. La sua pizza al padellino Porcaloca prevede una tripla lievitazione e una doppia cottura. Si arricchisce con un patè di melanzane cotte alla brace, porchetta d’anatra, scamorza affumicata di Agerola, servito con colatura di provola e gel di basilico. Inutile aggiungere che tutto si prepara in cucina, partendo da materia prima fresca.
La sua città di origine Maddaloni viene celebrata con carciofi proposti in crema, in sottovuoto e in gel. La città che lo ha adottato, Montesarchio, torna sul tavolo con il fior di latte, un battuto di peperone beneventano saltato con olio, aglio di Bonea, capperi di Salina, alici, olive di Bonea, all’uscita condita con mollica di pane tostata e aromatizzata all’aglio, noci, origano del Taburno, basilico ed olio evo.
Non mancano versioni dolci con ingredienti tipici. La Contaminarsi propone una crema di ricotta dolce di Pezzata rossa, confettura di patate del Taburno, noci di Bonea, polvere di peperone crusco, polvere di broccoli e menta.