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La pizza fritta scozzese

14/10/2024

La pizza fritta scozzese

Se c’è una cosa in cui noi europei ci sentiamo superiori agli americani è la cultura culinaria. Imputiamo agli Stati Uniti di essere gli ideatori del junk food e, del resto, probabilmente nessun'altra nazione sarebbe stata in grado di inventare un modo per friggere la Coca Cola o creare cubetti di burro pastellati. Eppure in Europa esistono luoghi che potrebbero fare concorrenza agli Stati Uniti, soprattutto davanti a una friggitrice. Uno di questi è senza dubbio la Scozia.

La forte relazione tra la Scozia e le fritture più improbabili inizia negli anni '90, quando a Stonehaven, precisamente all'Haven Chip Bar (oggi The Carron), due scozzesi, spinti da una sfida culinaria, si misero a friggere una barretta di Mars. Con grande sorpresa, la ricetta si rivelò un successo e si diffuse rapidamente, tanto che oggi la deep-fried Mars bar è diventata tanto scozzese quanto il kilt in tweed o il whisky torbato.

La fama degli scozzesi come grandi amanti del fritto è oggi talmente diffusa da essere approdata persino nel Marvel Cinematic Universe (MCU). Nel celebre film Avengers: Infinity War del 2018, c'è una famosa scena ambientata a Edimburgo in cui Scarlet Witch e Vision stanno parlando, e dietro di loro appare il cartello di un chiosco con la scritta: "We’ll even deep fry your kebab" (Friggeremo anche il tuo kebab).

La deep-fried Mars barLa deep-fried Mars bar
La pizza fritta scozzese

Il cibo fritto che potrebbe far storcere maggiormente il naso ai nostri connazionali, tuttavia, non è il Mars, e non è nato da una scommessa: stiamo parlando della pizza fritta. Introdotta nei chippies, locali che sono vere e proprie istituzioni del fast food scozzese (simili a delle rosticcerie), la pizza fritta ha conosciuto negli ultimi anni un successo clamoroso.

Non bisogna però farsi trarre in inganno: la deep-fried pizza scozzese non ha nulla a che vedere con la classica ricetta napoletana. Si tratta infatti di una comune pizza (spesso una versione economica o surgelata) immersa in una pastella simile a quella usata per il fish and chips, e poi fritta in olio bollente.

La deep-fried pizza può essere servita così com’è, oppure tagliata a metà e condita con sale e aceto, accompagnata da patatine. Chi l’ha assaggiata descrive il suo sapore come opulento, con la croccantezza della pastella che avvolge la morbidezza della pizza all'interno. Anche se non è certo un'opzione salutare, è apprezzata da chi cerca un cibo veloce e gustoso da recuperare uscendo di fretta dall’ufficio. Non tutti però sono conquistati da questa ricetta, tanto che i suoi detrattori sono riusciti a farla eleggere “peggior cibo scozzese” in una classifica pubblicata da Taste Atlas nel settembre 2024. 

La pizza fritta scozzese

A questo punto potremmo pensare a un affronto culinario ai danni del popolo italiano, ordito dagli scozzesi. Tuttavia, quello che molti non sanno è che questa pietanza sarebbe stata creata proprio dagli italiani immigrati in Scozia a partire dal secondo dopoguerra. Lo dimostrerebbe anche il fatto che la maggior parte delle chippies scozzesi abbiano nomi molto italiani, poiché sono state fondate proprio da quegli immigrati, principalmente provenienti dal sud Italia. Un esempio noto tra quelli ancora esistenti è il celebre "Castelvecchi", un chippy situato a Paisley, vicino a Glasgow, di proprietà di Alfredo Nutini, padre del famoso Paolo.

Castelvecchi, immagine di https://www.castelvecchi.co.uk/Castelvecchi, immagine di https://www.castelvecchi.co.uk/
a cura di

Federico Panetta

Varesotto di origine, è come una biglia nel flipper dell'enogastronomia. Dopo la formazione alberghiera lavora in cucina e si laurea in Scienze Gastronomiche presso l’Università di Parma. Oggi si occupa di comunicazione gastronomica collaborando con diverse riviste di settore.
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