Il cibo fritto che potrebbe far storcere maggiormente il naso ai nostri connazionali, tuttavia, non è il Mars, e non è nato da una scommessa: stiamo parlando della pizza fritta. Introdotta nei chippies, locali che sono vere e proprie istituzioni del fast food scozzese (simili a delle rosticcerie), la pizza fritta ha conosciuto negli ultimi anni un successo clamoroso.
Non bisogna però farsi trarre in inganno: la deep-fried pizza scozzese non ha nulla a che vedere con la classica ricetta napoletana. Si tratta infatti di una comune pizza (spesso una versione economica o surgelata) immersa in una pastella simile a quella usata per il fish and chips, e poi fritta in olio bollente.
La deep-fried pizza può essere servita così com’è, oppure tagliata a metà e condita con sale e aceto, accompagnata da patatine. Chi l’ha assaggiata descrive il suo sapore come opulento, con la croccantezza della pastella che avvolge la morbidezza della pizza all'interno. Anche se non è certo un'opzione salutare, è apprezzata da chi cerca un cibo veloce e gustoso da recuperare uscendo di fretta dall’ufficio. Non tutti però sono conquistati da questa ricetta, tanto che i suoi detrattori sono riusciti a farla eleggere “peggior cibo scozzese” in una classifica pubblicata da Taste Atlas nel settembre 2024.